ATTENTI ALLA NUTELLA !!!
      Siamo in estate, la stagione in cui ai giornalisti tutto pare essere 
      concesso. È quello spensierato periodo dell'anno in cui la stampa si sente 
      in dovere di infarcire i propri timoni e palinsesti di ogni genere di 
      insensatezza, allo scopo di solleticare la curiosità morbosetta e 
      imbecillotta del lettore più pigro, quello annichilito sotto l'ombrellone 
      in un impasto dolciastro di gazzosa, olio solare al cocco e sudore delle 
      fronte. Non sempre si ha la fortuna di poter disporre di un "giallo 
      dell'estate", un fattaccio di cronaca da cuocersi a fuoco lento, 
      condendolo con sapienti dettagli e oculate illazioni. Talvolta bisogna 
      ricorrere a qualche vera e propria invenzione, qualche volo pindarico, 
      lasciar correre a briglia sciolta l'immaginazione e magari confezionare a 
      tavolino un fenomeno, una moda, possibilmente trasgressiva e inquietante. 
      Di quelle che sanno strappare a lettori e spettatori un "oddio, ma dove 
      siamo arrivati! " E se poi anche le Autorità mettono il loro avvallo, il 
      gioco è fatto. 
      
      Quest'anno la creatività estiva del giornalismo nostrano si è inventata le 
      "cyber-droghe" (mio Dio, come suona bene!) un nuovo pericolo che viene - 
      indovinate? - da Internet. Siccome gli Energy Drink con tanta caffeina 
      dentro sono troppo poco trasgressivi, si è pensato di portare alla luce il 
      fenomeno dei file MP3 scaricabili da Internet che avrebbero la 
      caratteristica di ingenerare in chi li ascolta, sensazioni identiche a 
      quelle provocate dall'assunzione di droghe. Avete capito bene, assunzione 
      di droghe! Essendo file musicali, possono essere scaricati, oltre che dal 
      pericoloso Web, dalle altrettanto detestabili reti peer to peer, già regno 
      della pedofilia, della pirateria, del sacrilegio, dell'alopecia e di 
      numerosi disturbi gastrointestinali. 
      
      Il fenomeno sarebbe perfino interessante, ed è sicuramente suggestivo 
      (pensate, droghe digitali, come nei fIlm di fantascienza!). Purtroppo è 
      un'emerita baggianata. Spieghiamo. Questi file sono costituiti da una 
      sequenza musicale che ruota intorno ad un medesimo suono emesso in maniera 
      continuativa a due frequenze diverse (ma molto vicine), una per ciascun 
      orecchio. Le due frequenze combinandosi generano un terzo infrasuono: 
      l'effetto si definisce "battimento" o "binaureal beat"
      
      Si tratta di un effetto talmente nuovo e trasgressivo, che la sua scoperta 
      risale al 1834! Questo effetto viene studiato oggigiorno per capire meglio 
      il funzionamento dei meccanismi uditivi e perché queste sonorità appaiono 
      in grado di indurre uno stato di rilassamento interferendo con le onde 
      cerebrali. E fin qui potremmo anche starci. Gli effetti della musica sugli 
      stati d'animo non è certo una novità rivoluzionaria: addormentarsi con la 
      musica new age, eccitarsi con i Van Halen, rimbambirsi con il martellante 
      "unz-tunz" della musica techno trance o deprimersi con Marco Masini fanno 
      parte dell'esperienza personale comune un po' a tutti. Persino le mucche 
      pare producano più latte ascoltando la musica classica. Però con le mucche 
      i giornali non si vendono. Molto meglio evocare gli effetti dell'LSD, 
      anche a sproposito. 
      
      Gli studi seri sull'argomento si contano sulla punta delle dita, e nessuno 
      di questi si avventura nella fantascientifica ipotesi di sostenere che il 
      binaural beat possa essere così efficiente, potente, preciso e 
      controllabile da riprodurre gli effetti lisergici o allucinogeni di una 
      droga, scelta addirittura a piacere da un ampio catalogo. Anzi, 
      interpellate un esperto (di quelli veri) e vi dirà che ciò è virtualmente 
      impossibile. 
      
      Persino chi scrive, nella speranza di provare nuove emozioni e salire a 
      livelli inesplorati della coscienza (ehm) ha provato più e più "dosi" di 
      questa "cyberdroga giornalistica", ricavandone però soltanto un po' di mal 
      di testa: una sensazione peraltro abbastanza in linea con l'ascolto di 
      rumori fastidiosi ripetuti all'infinito, ivi compresi quelli prodotti dal 
      vicino che picchia con il martello sul muro. D'altronde anche il sito che 
      vende questi file musicali si guarda bene dall'assicurare che funzionino 
      davvero per tutti, salvo battezzare gli MP3 con nomi casuali ed innocenti 
      del tipo "Marijuana", "Cocaine", "Opium", "Peyote", "Trip", "Nitrous" (nitrogeno), 
      "Rave", and "Absinthe" (assenzio). Ma anche "Orgasm": anche se pare che 
      per ottenere questo risultato ci si debba concentrare davvero tanto... Più 
      in generale, il venditore vorrrebbe far credere che queste musichette 
      possano indurre praticamente qualunque stato emotivo, compreso (sic) 
      l'avvicinamento alla divinità. 
      
      Ora se è lecito che un venditore millanti, è molto meno lecito che il 
      sistema dell'informazione trasformi acriticamente delle affermazioni 
      commerciali in un allarme sociale. È invece addirittura stupefacente 
      (questo sì, davvero) che la stessa Guardia di Finanza scenda in campo ad 
      agitare spauracchi di cui essa stessa ammette di non conoscere i 
      fondamenti, quasi dovesse mantenere artificiosaamente alto il livello di 
      diffidenza e di allarme sociale verso le cose di Internet, guadagnandosi 
      uno spazio, questa volta davvero immeritato, su giornali e televisioni.
      
      
      Nell'attesa di conferme scientifiche circa la pericolosità della "musica 
      stupefacente" (conferme che verranno cercate rigorosamente dopo aver 
      lanciato l'allarme) segnaliamo alle forze dell'ordine anche l'inquietante 
      fenomeno degli stati di dipendenza e assuefazione generati dalla crema di 
      nocciole spalmabile. Se servisse io posso testimoniare: ho uno 
      spaccciatore proprio sotto casa. 
      
      Andrea Maselli    ComputerIdea 23 Luglio '08