CASA      PFC      ARKIVIO      AMNESYCI      MAGAZEN      LINKS       VENEZIA VIBRA 


INDICE

 GIANPIETRO SCARPA GIANPY 


 AMNESYCI 



Il riciclaggio creativo che ho in mente ha lo scopo di riconsiderare gli organi meccanici.

L'importanza e l'efficacia lasciano spazio all'aspetto e alla forma per far ricoprire loro un ruolo puramente estetico.

Un lavoro così certosino da far dimenticare la provenienza.

Cominciai col considerare tutto ciò che mi circondava, elettrodomestici, sedie (in fondo ad ogni oggetto si può dare una nuova collocazione), ma non bastava.

Dissi: " Lo fanno tutti, anche a scuola ".

Dovevo sperimentare.

Organismi meccanici che tutti noi inconsciamente utilizziamo, ma di cui ignoriamo l'esistenza.





GIANPY RC MOTORBIKE TEAM




Sax-Astamicrofonica

x gli  Ska-j


Mantide 


 


 


    

Gianpietro Scarpa nasce a Venezia nel 1974 dove frequenta l’istituto d’arte, cosa che gli permette di iniziare a prendere confidenza con
le sue attitudini artistiche.

Durante gli studi ha dapprima un approccio alla pittura che gli
lascerà un impronta figurativa nel modus operandi. La voglia di sperimentare, la curiosità, saranno determinanti per arrivare a leggere le
forme che attualmente produce.

Successivamente la sua sperimentazione si dirige verso la conoscenza della materia ed in particolare della vetroresina. E’ questo un
continuo mettere in gioco i propri punti di vista che subisce un cambiamento definitivo e radicale nel momento in cui viene a contatto
con la comunità dei mutoidi di S. Arcangelo di Romagna.

L’approccio è simile, c’è un fitto dialogo sul piano tecnico, ma l’approccio non è punk, non è anglosassone. Le sue creature sono ammiccanti, puntano al coinvolgimento, ammiccano alla creatività recondita di ognuno
di noi. Il suo è un approccio latino, le sue opere sono solari, il suo ferro è amico. L’artista mira a sperimentare sempre nuove soluzioni nell’ottica
di una divulgazione dell’arte, di un avvicinamento al buon gusto.

Dal 2005 in esposizione permanente nella galleria Alvise Schiavon, nei pressi di     Cà Foscari a Venezia.

  

Giro tra i rottami. Pezzi abbandonati spesso troppo presto.

Dopo anni di lavoro ho imparato a dargli valore, mi sono affezzionato, li osservo, mi sento osservato.

Abbasso lo sguardo, riconosco la testolina di un topo... un topo ? No !

Un cardano, un cardano di una moto...ma sono la stessa cosa !

Chissà se l'ha pensato anche il progettista a suo tempo ?

Alcuni pezzi sembrano nati per scherzo, organismi realizzati dalla natura che un gioco del destino ha messo in una scatola per scorazzare in un automobile ...


Il Robot Indossabile ( Esoscheletro ), realizzato con carenature di vecchi motorini.

Scarica i video col Robbò :

 NONKA MOVIES 003: CONSIGLI                                                                          

  Consulenza sentimentale per un Amnesyco innamorato...


Robot e Gianpy


   

          Anke i Robot si tengono informati !!!                     Nanna Robotica


   

Il Pensatore


Dormiente

 SU 



 MOSTRE ESPOSIZIONI


Visita il sito personale di Gianpietro ( Gianpy )

www.creativejumpy.com

O contattalo :



La Moltitudine di forme prodotte per esigenze industriali ha generato cloni di esseri esistenti in natura.

Non mi accontento di unire semplicemente.

La balena dovrà essere una balena e basta.

In un secondo momento ci si dovrà accorgere che si tratta di una marmitta.

Il camaleonte dovrà sembrare morbido, i denti degli ingranaggi saranno pelle, le saldature flessibili.

Le candele aculei, se unite a migliaia saranno pelo e con il pelo farò... beh, ci penso ...


Non nascondo il lavoro faticoso che c'è stato per ridargli vita, le cicatrici ( saldature ), si vedono, si devono veder forme.

Ogni frase che sentiamo o che diciamo nasconde un doppio senso, lo stesso che trovo io nella meccanica.

A proposito, la stessa "Meccanica" che tutti noi abbiamo provato ad aggiustare, ma lei, troppo complicata, avvolta nel mistero ci ha attratto.

E'ora di prendersi gioco di lei! Seguitemi.





DejaVu


 Leone di S.Marco